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L’icona di misura è il regalo più bello che una persona possa ricevere il giorno del Battesimo, un gesto d’affetto da parte di chi la dona, genitori, padrini, nonni, amici…..di cui resterà il ricordo per sempre perché è destinata a durare nel tempo.

La tradizione dell’icona di misura ha radici profonde. La più antica icona di misura che conosciamo apparteneva al figlio di Ivan il Terribile, il principe Ivan Ivanovic, si trova nella collezione dei musei russi nel Cremlino di Mosca e porta la data del 1554. Ma la tradizione delle icone di misura è più antica e risale alle origini del cristianesimo orientale.

Scrivere un icona non è solo un lavoro artistico, ma è soprattutto preghiera. Non si può affidare questo compito ad un pittore qualsiasi, e nemmeno dipingere l'immagine secondo i propri gusti o fantasia. L'iconografo deve conoscere bene la Teologia e la Sacra Scrittura.

L'icona non è un dipinto devozionale, perciò deve essere assolutamente fedele alla Tradizione della Chiesa. Deve essere canonica. Il processo di creazione dell’icona comincia molto tempo prima che l’iconografo prenda in mano il pennello. Digiuna, prega, sta in silenzio. L’immagine da dipingere deve prima essere dipinta nella sua anima e dopo sulla tavola. Gli iconografi non possono dipingere l’icona di misura fino a quando il bambino non è nato, perché per cominciare è necessario conoscere il nome del bambino e la misura alla sua nascita. Il lavoro è lungo, può richiedere un tempo che varia dai 15 gg a un mese, per questo motivo è necessario commissionarla per tempo.

L’icona di misura è un dono unico, personale, che si riceve una sola volta nella vita. Viene scritta appositamente in occasione della nascita di un figlio, e gli resterà per sempre. La porterà via dalla casa dei genitori quando si sposerà. Coloro che scelgono di regalare un icona di misura la consegnano alla famiglia il giorno del Battesimo e viene benedetta dal Sacerdote durante la celebrazione. Dopo la benedizione si usa appenderla nella cameretta del bambino, solitamente sopra la culla.

L’immagine che viene dipinta rappresenta il Santo Patrono di cui porta il nome il neonato, o quello del giorno della sua nascita. Il Santo Patrono sarà, per il bambino, come un libro di preghiera sempre aperto davanti ai suoi occhi. Come Dio, dà a ogni bambino un Angelo Custode, così il santo rappresentato nell’icona di misura ha il compito di rendere visibile la protezione divina. Con l’icona di misura si desidera impetrare la protezione fisica e spirituale del bambino affidandolo all’intercessione del suo Patrono. L’icona quindi è destinata ad accompagnare l’individuo per tutta la vita, la porterà con lui ovunque vada ad abitare.

«Il patrocinio del santo offre un modello di carità ed assicura la sua intercessione» (CCC 2156). Nel tempo, guardando l’icona, il bambino inizia a conoscere ed amare la vita del santo protettore, impara a pregarlo d’intercedere per sé e per il mondo intero ed è aiutato a nutrire la fede in Cristo, che nel santo è glorificato. (CCC 956, 2683). Il bambino sviluppa lo sguardo interiore e si abitua a contemplare attraverso l’immagine visibile la realtà celeste. Tra l'icona e la persona si genera una relazione fisica e spirituale. Mentre la tavola gli ricorderà la sua statura fisica iniziale, il santo rappresentato sarà il modello da seguire per la sua crescita nella Fede.

Icona di Misura di San Marco Evangelista
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